RENATA CARPI
La
sciantosa che incantava Avellino durante la bella Epoque
Di ANDREA MASSARO
Tra le
tante donne che nel corso degli anni si sono portate ad Avellino, molte rimangono
legate al territorio per sentimenti e attivit. Tra queste possiamo sicuramente
annoverare anche una bella e brillante artista che ha calcato le scene della
nostra citt durante il primo decennio del Novecento, intessendo anche un
profondo legame di amicizia con la propriet della Corona di Ferro. In questi
ultimi anni della Bella Epoque non furono poche le cantanti, le attrici, le sciantose, le
canzonettiste e le autentiche vedette che si esibirono sulle tavole del
glorioso Teatro Comunale di Piazza
Libert, struttura destinata a scomparire per sempre negli anni che seguirono
il primo conflitto mondiale. Tra le stelle del firmamento del
variet di allora, resta la cantante Renata Carpi, molte volte applaudita in
Avellino nelle sue prestigiose tourne. La famosa vedette del Salone Margherita quando era impegnata
nel capoluogo irpino era ospite fisso della famosa locanda La Corona di
Ferro, posta a pochi passi dal Comunale e
dagli altri nuovi teatri, come il Politeama
ed il Giordano,
che nei primi anni del XIX secolo aprirono i loro sipari alla citt. La
bellissima Renata in Avellino si muoveva a suo agio, tanto era di casa nei
teatri e nel ristorante di Via Mancini, grazie ai rapporti instaurati con il
gestore, Raffaele Del Mastro e con la sua seconda moglie, Anna Polverino. La
bella e sfortunata Renata Carpi, prima di approdare alla ribalta dei pi noti
locali italiani, quali il Trianon di Milano, il Centrale
di Livorno, il Politeama di Napoli,
lApollo di Montecatini e
numerosissimi altri templi del variet, aveva avuto
una vita travagliata, come raccontato ne Il Mattino da Pietro Gargano.
Nata a Genzano di Roma nel 1882 da Salvatore e Matilde Toti, Paolini Costanza (in arte con il nome di Renata
Carpi) nel 1896 scapp di casa e approd a Marcianise e a Napoli, ove
trov lavoro come cameriera. Cominci a calcare le scene giovanissima. Accettata
dal pubblico per la bellezza dei suoi occhi e per la sinuosit del suo corpo,
si mise in luce per il canto appassionato e brioso. Nel 1910 fu proclamata
regina della canzone napoletana e, poi, stella italiana. Durante la grande
guerra simpose con canzone patriottiche. Vedette di
primo piano pass dai teatri alle incisioni di note canzone.
Come tante altre sciantose a Renata Carpi non mancarono amori turbolenti, prima
con Bernardo
Solina e poi con Rodolfo Giglio. Giglio nacque a
Napoli il 2 dicembre 1880 (allanagrafe Nicola Pucino)
e ben presto si afferm nel mondo dello spettacolo fino a diventare uno dei pi
osannati interpreti della canzone napoletane.
Lincontro con Renata Carpi fu assai tormentato per la instabile
fedelt della sciantosa. Il cantante per Renata abbandon moglie e figli. Alla
fine di luglio del 1918 i due si erano nuovamente incontrati ai
Bagni di Montecatini, esattamente
nelle sale dellHotel Europe, sito in Piazza Umberto
I, frequentato da industriali, possidenti e benestanti per le cure termali. Il
primo agosto, alle 9 del mattino, la cameriera
dellalbergo trov nella stanza due corpi senza vita.
Rodolfo Giglio, al culmine di una ennesima scenata di gelosia, il giorno prima aveva sparato un colpo di rivoltella al capo di Renata Carpi e poi si era suicidato con la stessa arma. La notizia, arrivata in Avellino, sconvolse i tanti ammiratori della bella e prosperosa cantante che aveva deliziato gli appassionati frequentatori dei teatri avellinesi per moltissimi anni.
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