E’ appena il caso di cogliere l’occasione
dell’attuale ricorrenza della festività dell’Assunta (“la festa
degli Avellinesi”) per dissipare una volta per tutte ogni dubbio
ed equivoco circa una ancora diffusa fallace
interpretazione dell’iconografia della statua dell’Assunta
che è nel Duomo di Avellino e circa una inesatta indicazione del
nome dell’autore. Precisiamo, infatti, quanto segue: 1) l’immagine
rappresentata dalla statua in legno nel Duomo di Avellino è quella
della “ Vergine Assunta in cielo” ( è raffigurato il “trasporto in
cielo di Maria con tutta la sua persona”) e non dell’Immacolata
come larga parte del grosso pubblico vorrebbe e continua a
credere.; 2) l’autore di tale statua è Nicola Fumo e non “Niccolò
Fumo” come si legge scritto in tante parti di articoli e libri
sinora pubblicati e come il popolino avellinese continua
a ripetere: lo testimonia in maniera inconfutabile, se ce ne
fosse bisogno, lo storico Giuseppe Cino, che fu testimone
diretto dell’arrivo della statua a Lecce ( la sua affermazione che
“Nicola Fumo realizzò la statua dell’Assunta nella Cattedrale di
Lecce nel 1689” è tra le più antiche); 3) la statua
dell’Assunta avellinese fu eseguita da Nicola Fumo dopo che ebbe
eseguito l’Assunta per la Cattedrale di Lecce nel 1689,
precisamente tra il 1689 e il 1702, perché a quest’ultima data
Michele Ricciardo ha già eseguito nel soffitto del duomo di
Avellino la medesima immagine dell’Assunta, avendo preso a
modello proprio la statua del Fumo che si ammirava e si ammira
tuttora nello stesso duomo; 4) non va confusa l’immagine
dell’Assunta del Fumo con l’immagine pittorica eseguita in varie
edizioni nel tempo sul pannetto che veniva alzato ed esposto
ogni volta a piazza Libertà, dal balcone del Palazzo Vescovile, in
occasione delle festività del Ferragosto avellinese che iniziavano
con la festa di S. Anna. Dei vari pannetti eseguiti sinora
uno è la riproduzione fedele dell’Assunta del Fumo realizzata
da Ovidio De Martino; un altro rappresenta l’immagine della
Vergine Immacolata ; ed un altro l’immagine della Vergine
immacolata assunta in cielo realizzata da Franco Carrarelli.
RICCARDO SICA